PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO. SCOPRIAMOLO GRAZIE ALLA SUA RETE DI PRODUTTORI AGROALIMENTARI

Un percorso immersivo tra paesaggi e sapori, per conoscere da vicino la sua meravigliosabiodiversità, anche grazie ai produttori e alle attività con il “Marchio Qualità Gran Paradiso”

«Tutelare significa preservare un patrimonio unico composto da piccole produzioni, legate alla brevità delle stagioni, alla cura delle lavorazioni, rispettando la tradizione e l’ambiente di quella che è l’area protetta più antica d’Italia» così Mauro Durbano, Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso.

In occasione di Terra Madre Salone del Gusto, Silvia Fissore del team PRB Italia, in collaborazione con l’ufficio stampa del Parco Nazionale Gran Paradiso, ha organizzato un momento di incontro tra i vertici del Parco e la stampa di settore #food per raccontare un progetto in cui natura e sapori si incontrano.

Si tratta del Marchio Qualità Gran Paradiso: un’indicazione che va ben oltre gli aspetti formali e che nasce per tutelare la biodiversità e le tradizioni agroalimentari della zona del Parco del Gran Paradiso. Un progetto che prende vita grazie alla meravigliosa rete di piccoli produttori, artigiani, albergatori e ristoratori che contribuiscono a valorizzare un territorio unico, un ecosistema fragile e bellissimo al tempo stesso.

In foto il Presidente Mauro Durbano, durante l’incontro con la stampa. L’evento è stata anche occasione per assaggiare alcuni prodotti tipici a Marchio Qualità.

Si riporta qui di seguito il comunicato stampa diffuso ai media dopo la presentazione.

Comunicato stampa                                                                       27 Settembre 2024, Torino

PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO. SCOPRIAMOLO NELLE SUE 3 STAGIONI PIÙ SLOW: AUTUNNO, INVERNO E PRIMAVERA

Un percorso immersivo tra paesaggi e sapori, per conoscere da vicino la sua meravigliosa biodiversità, anche grazie ai produttori e alle attività con il “Marchio Qualità Gran Paradiso”

Dopo un’estate ricca di iniziative ed eventi, il Parco Nazionale Gran Paradiso si prepara a offrire al visitatore le esperienze forse più autentiche e suggestive proprio con l’inoltrarsi dell’Autunno. Questa stagione, con l’Inverno e la Primavera, è sicuramente uno dei momenti migliori per vivere il Parco in modo “slow”, per soffermarsi sui dettagli e comprendere appieno tutta la bellezza e la fragilità del suo ecosistema.

Mauro Durbano, Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso, commenta: «Autunno, Inverno e Primavera sono sicuramente le stagioni in cui il Parco può essere vissuto in maniera davvero immersiva e con un approccio esplorativo che non sempre il periodo estivo consente: d’Estate, infatti, la possibilità di avvistamenti è ridotta sia dal maggiore afflusso di persone, che di per sé disturba gli animali, sia dallo spostamento degli ungulati che si spingono in alta quota per il caldo».

È in Autunno, quando i boschi si accendono del giallo dei larici e del rosso di aceri, castagni e faggi, che il Parco diventa meta per gli appassionati del foliage. Ed è sempre questo periodo che regala gli avvistamenti migliori, perché sboccia il tempo degli amori di alcuni grandi mammiferi del Parco: i primi sono i cervidi, con i loro potenti bramiti, poi subentrano i camosci con inseguimenti sfrenati a fine novembre e poi gli stambecchi con i possenti combattimenti tra maschi, un mese dopo. Il silenzio delle montagne in questo periodo echeggia degli scontri tra le poderose corna degli stambecchi, animale simbolo del Parco. I cuccioli dei lupi, nati alla fine di maggio, sono ormai pronti a seguire il branco, che nei suoi spostamenti segnala con l’ululato la presenza ad altri conspecifici: ove presenti, si possono udire gli ululati soprattutto la sera e sul far del mattino.

Non meno interessante è l’Inverno quando la neve sembra nascondere ogni cosa sotto il suo manto: ma è proprio grazie ad essa che è possibile monitorare più facilmente la presenza degli animali. Le tracce lasciate sulla neve diventano un prezioso strumento di “lettura” non solo per i ricercatori e i guardaparco ma anche per il visitatore. E il silenzio magico che avvolge tutto è sicuramente un’esperienza unica da vivere.

Siamo nel periodo forse più difficile per gli erbivori, che dovranno sopravvivere alla scarsità di cibo fino alla Primavera, la stagione in cui tutto rinasce e prende vita. E se in montagna arriva un po’ più tardi rispetto alle fioriture di pianura e collina, tuttavia, basterà sollevare lo sguardo al cielo per restare senza fiato di fronte allo spettacolo offerto da aquile e gipeti in volo. NelParco, infatti, sono presenti ben 27 coppie di aquila reale nidificanti e 3 di gipeto, l’imponente avvoltoio con un’apertura alare di oltre 3 metri.

MARCHIO QUALITÀ: VIVERE IL PARCO ATTRAVERSO I SUOI SAPORI

Naturalmente il modo migliore per vivere tutto ciò è concedersi una sosta rigenerante di qualche giorno, pernottando in una delle strutture ricettive presenti nell’area protetta: la visita al Parco può diventare una piacevole occasione per scoprire anche le eccellenze agroalimentari locali. È possibile scegliere tra i ristoratori e albergatori a Marchio di Qualità Gran Paradiso che gestiscono le strutture in ottica di basso impatto ambientale e utilizzano nei menù materie prime di qualità e del territorio, proponendo piatti della tradizione che riflettono la storia e l’armonia di un ambiente speciale.

PERCHÈ UN MARCHIO QUALITÀ?

Per poter ottenere il “Marchio Qualità Gran Paradiso” le imprese o gli artigiani coinvolti devono rispondere a precisi standard di tipicità territoriale, oltre che soddisfare procedure di sostenibilità ambientale. In tal modo, le imprese aderenti contribuiscono a costituire un fronte unico di valorizzazione dell’area basato sull’identità del territorio e sulla salvaguardia dell’ambiente, regalando un valore aggiunto agli abitanti e ai visitatori della zona del Gran Paradiso. Attraverso il Marchio Qualità il Parco adempie alla funzione importante di tutelare e valorizzare la tradizione agroalimentare (e artigianale) delle 5 Valli e dei 13 Comuni* che sono all’interno dell’area, a cavallo tra Valle d’Aosta e Piemonte.

«Tutelare significa preservare un patrimonio unico composto da piccole produzioni, legate alla brevità delle stagioni, alla cura delle lavorazioni, rispettando la tradizione e l’ambiente di quella che è l’area protetta più antica d’Italia» conclude il Presidente Durbano.

Un territorio ben tutelato e gestito favorisce il mantenimento di un’elevata biodiversità, che si riflette anche sulla qualità delle produzioni agroalimentari: negli alpeggi di alta quota, circondati da pascoli dove gli animali hanno a disposizione una gran varietà di erbe fragranti e aromatiche vengono prodotti gustosi formaggi (tome, fontina, caprini); la grande varietà di ambienti e la ricchezza di specie vegetali, lontano da fonti di inquinamento, fornisce alle api un’ampia scelta di fiori da cui bottinare e gli apicoltori ne ricavano ottimi mieli di castagno, rododendro, acacia, tarassaco e millefiori.

Per informazioni stampa:

Ufficio Stampa Evento Degustazione Marchio Qualità: Silvia Fissore | e-mail: fissore.silvia@gmail.com | cell. + 39 347 4449540

Ufficio Stampa a supporto dell’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso: Marta Franceschetti | e-mail: press@martafranceschetti.com | cell. +39 339 4776466