Come si affrontano le telecamere di una TV? Come si risponde ai microfoni, quale tono si deve usare, quali parole si devono scegliere? E, soprattutto, come trasmettere al meglio il mio messaggio al pubblico? Sono solo alcune delle domande con cui ogni addetto stampa deve rassicurare il propri cliente alla vigilia di un’intervista in TV.
Per questo abbiamo provato a riassumere qui 5 consigli importanti da seguire per affrontare con serenità ed efficacia un momento così strategico.
Come prepararsi per un’intervista televisiva?
All’interno di una strategia di media relations ottenere un’intervista in TV è sicuramente un punto di arrivo importantissimo per un’azienda e per un brand. E’ un’occasione di visibilità unica, diretta, impressiva, che contribuisce a costruire e consolidare il prestigio. Ma proprio per questo non può essere gestita in modo improvvisato. Il rischio di immagine, infatti è altissimo. La figuraccia, dietro l’angolo.
Keep calm! Keep it simple!
Niente panico. Un’intervista televisiva non è niente di insormontabile o che non si possa riuscire a gestire. L’importante è pianificare i dettagli fondamentali. Certo, poi può sempre esserci l’imprevisto dell’ultimo minuto, il “bello della diretta”: ma tranquilli, perché i giornalisti TV sono perfettamente preparati a gestire tutti gli imprevisti. Fidatevi di loro. In fin dei conti, “the show must go on!”.
Ma torniamo alla domanda di partenza: come prepararsi per un’intervista in TV? Come superarla con successo?
Per esperienza, alla base di tutto, possiamo dire che sia sufficiente seguire poche e semplicissime regole. Che si tratti di una diretta o di una registrazione, che sia un intervento di pochi minuti, di mezz’ora o un passaggio rapido di microfono per un semplice parere, l’intervistato dovrà arrivare preparato e con un messaggio chiaro ed efficace.
La difficoltà di un’intervista in TV infatti non sta solo nell’affrontare l’impatto delle riprese video, delle luci, della telecamere, ma anche nel saper comunicare le proprie idee nel modo più semplice e coerente possibile. Spesso avendo a disposizione solo una manciata di minuti.
Ecco quindi le nostre cinque regole per arrivare preparati:
1) Conoscere il contesto: informarsi sulla tipologia di programma in cui sarà inserito l’intervento ci può già dire molto del pubblico e degli argomenti da scegliere. Se possibile, chiediamo sempre al conduttore una scaletta preventiva degli ospiti e delle domande, per capire su quali temi concentrare il nostro intervento. Facciamoci aiutare dal nostro ufficio stampa a impostare in anticipo una serie di risposte sintetiche ed esaustive.
2) Adattare l’intervento al tempo a disposizione. Abbiamo mezz’ora o solo pochi minuti? Non importa. Adatteremo di conseguenza il nostro messaggio. Il grado di approfondimento, ovviamente, sarà direttamente proporzionale. Anche su questo punto, l’addetto stampa vi aiuterà a sintetizzare i concetti più importanti, attraverso una traccia (vedi sotto) che può essere uno schema o un comunicato stampa e che potranno servire sia a voi sia al giornalista che condurrà l’intervista.
3) Avere una traccia scritta. Sarà molto utile sintetizzare per iscritto i punti chiave del nostro messaggio: per esempio un obiettivo aziendale, un traguardo ottenuto, un dato o una statistica. Non perderete di vista le cose importanti. Come detto sopra, un comunicato, una nota, uno schema saranno utili sia a voi che al giornalista per fissare concetti e dati.
4) Il linguaggio: i tecnicismi sono da evitare come la peste. Non aiutano, annoiano, allontano. Scegliamo quindi parole semplici che siano facili da capire, da ricordare e che non generino equivoci. Facciamo esempi pratici, dove possibile. Parliamo in modo diretto e aperto. La TV vuole un linguaggio piano, neutro, inclusivo.
5) La postura. Come posizionarsi, dove guardare? Fidatevi del cameramen e di chi si occupa in generale della regia. Loro sapranno guidarvi. La regola generale, in ogni caso, è quella di guardare sempre la telecamera e non il giornalista che vi fa le domande. Dopo tutto, non è a lui che vi state rivolgendo, ma al pubblico che vi guarda da casa. Non dimenticatelo mai!
Ultimissimo consiglio: iniziare sempre con un saluto a chi è in studio e ai telespettatori, senza dimenticare un sorriso!
Vuoi saperne di più? Leggi anche il nostro articolo sulle speaking opportunities e su come parlare in pubblico.
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