La nuova era Post Pandemia parte ufficialmente dal 6 agosto prossimo quando in Italia, in conformità con gli altri stati dell’UE, sarà obbligatorio esibire il Green Pass o Certificato Verde Anti Covid 19 per accedere a tutta una serie di attività e servizi.
Per quanto riguarda il settore della comunicazione e degli eventi, il Green Pass – o Certificazione Verde anti Covid19 – sarà obbligatorio per accedere a: spettacoli aperti al pubblico, musei, istituti e luoghi della cultura, mostre, sagre e fiere, convegni e congressi, centri culturali.
Ma vediamo in dettaglio che cosa conviene sapere
Che cos’è il Green Pass?
È una Certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità. In pratica Il Green pass altro non è che un codice Qr da scaricare e presentare in digitale sullo schermo dello smartphone, o da stampare ed esibire al momento dell’ingresso/accesso.
Chi lo deve esibire?
Tutti i cittadini al di sopra dei 12 anni che intendono partecipare a eventi e spettacoli aperti al pubblico, a convegni, mostre, sagre e fiere.
Che cosa certifica?
L’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare cui la persona si è sottoposta nelle 48 ore precedenti, o l’avvenuta vaccinazione nei nove mesi precedenti contro il virus Sars-Cov-2 o la guarigione dal Covid-19 nei sei mesi precedenti.
Come si ottiene?
Occorre scaricarlo inserendo, dopo il tampone o la prima e la seconda dose del vaccino o la guarigione, il codice Authcode che il ministero della Salute invia via Sms al nostro numero di telefono sul sito dgc.gov.it o sull’applicazione Immuni .
Chi controllerà?
Il compito di verificare il possesso della certificazione spetta ai titolari e/o i gestori dei servizi e delle attività per i quali è introdotto l’obbligo del Green Pass. In caso di violazione è prevista una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro.
Perché è stato introdotto?
La Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate – nasce su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione europea durante la pandemia di COVID-19 (fonte DGC.GOV). L’estensione del green pass è quindi da leggersi come un’opportunità per portare avanti la ripresa, senza correre il rischio di chiudere tutto.
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